Di Xylella, scienza e complotti.

Non capita spesso di vedere l’edificante spettacolo di un Politico che ammette i propri errori, se ne assume la responsabilità, e con coraggio inverte la rotta, riallineando la propria politica alle migliori evidenze disponibili.

Eppure la scorsa settimana deve essere successo proprio questo, da qualche parte.

Infatti, all’ultimo incontro istituzionale sul caso Xylella in Puglia, abbiamo visto tutte le forze in campo, politiche e non, adoperarsi per definire un piano d’intervento incisivo, in linea con le indicazioni europee, e ispirato alle migliori evidenze scientifiche.

Abbiamo visto Politici, Partiti e Movimenti, abbracciare senza riserve e con la massima determinazione, l’evidenza del ruolo di Xylella pauca nella malattia che sta falcidiando gli ulivi pugliesi: il CoDiRO.

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A vederli oggi, con tutta la loro saggia determinazione nel compiere ogni passo necessario a fermare il contagio, è inevitabile dubitare del nostro ricordo: avremmo giurato che, fino a pochissimi mesi fa, alcuni di loro fossero fermamente convinti di essere di fronte a un sordido complotto.

A vederli oggi, chiarita oltre ogni ragionevole dubbio la loro posizione, non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione nel constatare che il complotto – quello vero, quello per inquinare le acque della discussione politica – è sempre stato da un’altra parte.

Ma soprattutto, che i complotti sono sempre stati il nostro nemico, e noi siamo sempre stati in guerra contro la Xylella.

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